Il 30 settembre e il 1 ottobre le organizzazioni della società civile aderenti ad AOI si sono riunite a Milano presso casa Emergency per un’assemblea straordinaria che ha approvato all’unanimità lo statuto della nascente Rete Nazionale AOI.

Circa 120 realtà associate (su un totale di oltre 140) hanno seguito – in presenza, tramite delega e collegate on line – due giornate di confronto intenso, dibattiti, gruppi di lavoro e la plenaria finale: esito di “un percorso ampiamente partecipato iniziato nel 2015 con un primo aggiornamento su mission e constituency e proseguito di pari passo alla riforma del Terzo Settore“, come dichiarato da Silvia Stilli, portavoce AOI.

La novità infatti è che AOI diventa una Rete Associativa nazionale come previsto proprio dal testo della riforma; un ente che aggrega direttamente e/o indirettamente almeno 500 Ets aderenti e che svolge attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione o supporto degli Ets associati e delle loro attività di interesse generale, anche allo scopo di promuoverne ed accrescerne la rappresentatività presso i soggetti istituzionali.

“Il percorso non si ferma il 1 ottobre: sulla base dello Statuto si apre la fase costituente aperta oltre le attuali organizzazioni associate, per costruire la rinnovata costituency e la governance entro febbraio 2023 nel principio di piena inclusività. Le porte sono aperte.” prosegue Silvia Stilli

Chi intende essere ammesso come associato dovrà presentare agli organismi di AOI una domanda, a firma del proprio rappresentante legale, in cui si impegna al rispetto dello statuto e dei regolamenti di AOI, dei codici etici e delle diverse deliberazioni degli organi sociali. Alla domanda andrà allegato lo statuto dell’ente, la descrizione di attività, mission e governance della constituency e la delibera dell’organo amministrativo che approva l’adesione ad AOI e individua la persona referente del processo. La domanda sarà istruita all’interno del Consiglio Nazionale, cui lo Statuto della Rete associativa nazionale AOI dà un ruolo importante di indirizzo e governo.

Il nuovo Statuto cita come centrale l’obiettivo di costituire una rappresentanza autorevole e unitaria del mondo sociale impegnato nella solidarietà, nella cooperazione e nel volontariato internazionale, nell’accoglienza e inclusione di persone migranti e rifugiate, nel dialogo multiculturale, nell’educazione alla cittadinanza globale, nell’affermazione dei diritti, nell’economia civile. Per un mondo più giusto, sostenibile e senza più povertà, violenze e guerre”. Una nuova forma quindi normata dal codice del terzo settore attraverso la quale le organizzazioni della società civile (OSC) possono entrare a far parte di un soggetto di rilievo nazionale in cui trovare rappresentanza e tutela, quindi rafforzamento ed accreditamento di un pezzo importante di terzo settore, che oltre a cooperazione, solidarietà e volontariato internazionale si occupa di inclusione nella società di rifugiati e migranti, sostegno a distanza, adozione internazionale, commercio equo, economia civile e altro ancora.

Un passaggio importante per lo sviluppo dell’associazione e per il contributo che essa continuerà a fornire per tutto il mondo della solidarietà e della cooperazione internazionale.