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Da Italia Nostra sezione di Ascoli Piceno riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa relativo alla richiesta della onlus di tutelare il torrente Castellano e il territorio circostante

ASCOLI PICENO – “Non toglieteci il nostro mare” è stato il grido disperato letto giorni or sono sulla cronaca locale di alcuni giornali, lanciato da cittadini che si ritrovano nell’associazione “Amici del Castellano”. Gli ascolani hanno sempre avuto una predilezione per i fiumi che attraversano e abbelliscono la loro città, che poi non pochi di essi li preferiscono al mare non è una novità. Li hanno sempre frequentati perché vi trovano un ambiente salubre, ampi spazi, la piacevole possibilità di percorrervi sentieri tra il sole e l’ombra di salici e pioppi.
I fiumi li frequentiamo oggi per sfuggire la calura di agosto dicono i soci dell’associazione, ma a metà del secolo scorso erano utili anche per il lavoro che davano alla città. Basta ricordare l’attività che svolgevano le lavandaie di Castel Trosino, il lavoro dei “renaruoli” che con i muli vi prelevavano sabbia dalle rive per i cantieri edili della Città e quello che ne traevano gli appassionati “fiumaroli” che pescando, procuravano una risorsa alimentare per la famiglia. Il tempo è trascorso ed il modo di vivere, per fortuna è cambiato.
Un gruppo di cittadini seguendo la loro passione, armati di quella virtù rara di cui ci riempiamo tutti la bocca che chiamiamo volontariato, hanno intrapreso sul torrente, nei pressi della Cartiera Papale, la pulitura di anse e tratti di riva rendendole gradevolmente frequentabili e, a loro dire, preferendole a quei luoghi turisticamente pubblicizzati, terribilmente degradati e ingiustamente costosi. Un lavoro veramente encomiabile quello intrapreso, da favorire e incoraggiare.
Molti sono i cittadini che le frequentano queste “spiaggette”, chi per riposarsi del lavoro settimanale e chi sportivamente, per tuffarsi dalle cascate che si susseguono su quel tratto di fiume. L’Amministrazione cittadina non deve ignorare questa significativa realtà che non cerca contributi, anzi, poiché è a costo zero, dovrebbe farne oggetto di visite di incoraggiamento, dando all’associazione la certezza di essere conosciuta non solo dagli ascolani ma anche dagli amministratori della città.

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Da: : CSV Marche

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