L’“azzeramento” del progetto per creare una base militare a Coltano, nell’area del Parco Naturale Migliarino- Massaciuccoli – San Rossore, è una buona notizia, un primo risultato che premia la determinazione e la tenacia di un movimento nato dal basso, che ha saputo raccogliere e mobilitare le adesioni e il sostegno di un arco molto ampio e variegato di persone, associazioni e istituzioni, e ha imposto al governo questa ingloriosa ritirata. Ma una notizia buona solo a metà, se dietro l’impegno sbandierato da tutti a ricercare alternative condivise, frutto di un Tavolo di Concertazione con le “comunità locali” ancora da costruire, si avanzano già ipotesi di ritornare al punto di partenza, con una ritoccata di verde alla proposta originale. Una possibilità tutt’altro che remota, come lascia intravedere il sindaco di Pisa Conti nel suo intervento alla Leopolda di Pisa di due giorni fa, quando parla dell’ipotesi di tenere Coltano dentro questo (nuovo) progetto, purché si tratti di un intervento complessivo di rigenerazione urbana”.
Per questo, oggi più di ieri, è importante non abbassare la guardia, ma continuare e rilanciare la mobilitazione per opporci tutti insieme ed in modo convinto a un complesso di costruzioni militari che prevede 440mila metri cubi di edifici e 73 ettari di territorio cementificato.
Alla Regione Toscana e al Comune di Pisa chiediamo con ancora maggiore determinazione che sia bloccato qualsiasi tentativo di usare a fini militari i fondi pubblici del PNNR, destinati per loro natura a progetti ambientali e bisogni sociali di assoluta priorità. In primo luogo i 190 milioni di euro, destinati al progetto “azzerato” della base di Coltano.
Saremo presenti per questo alla manifestazione nazionale indetta dal Movimento il 2 giugno a Coltano, e invitiamo tutte e tutti a partecipare, per dare più voce e più forza alle nostre ragioni, in una data così importante, in un momento così cruciale.