Presentazione del libro “Le buste di Mimì”

FANO (Pu) – Parlare del tema dell’adozione, partendo da un’esperienza diventata un libro. L’organizzazione A.Mo. (Ente accreditato per le adozioni internazionali), in collaborazione con Amici di A.Mo. onlus presenta il libro “Le buste di Mimì – cronaca di un’adozione” di Venanzio Raspa (ed. Quodlibet, 2016) martedì 22 novembre alle 17,30 alla Mediateca Montanari di Fano, con il patrocinio del Comune, dell’Ats 6 e la collaborazione del CSV Marche (Centro servizi per il volontariato).
All’incontro, gratuito e aperto a tutti, interverranno l’autore, che è professore associato di Filosofia teoretica all’Università di Urbino, il presidente di A.Mo. Stefano Seri, e il Dirigente Politiche sociali e sport della Regione Marche, Giovanni Santarelli.
Il libro racconta la vicenda di un’adozione internazionale e presenta il percorso adottivo, malgrado gli inevitabili ostacoli in cui ci si imbatte, come una bella avventura. “Un’adozione non è una gravidanza. – si legge nella presentazione del libro – I genitori adottivi non sentono cuoricini che battono, piedini che scalciano. Il bambino o la bambina vengono consegnati loro già equipaggiati. A un tratto la bambina è lì, è cresciuta con altri, ha fatto esperienze che tu non conosci né ti potranno essere raccontate per intero, perché quanti possono serbare ricordi nitidi di quando avevano tre, cinque o sei anni? Tuttavia, adottare un bambino reca con sé momenti di un’emozione inimmaginabile, se non hai per la prima volta sentito il contatto di quella mano che cerca la tua, e poi attendi, negli incontri successivi, che accada di nuovo”.

Questo incontro vuole essere il primo di un ciclo di appuntamenti, intitolato “Bambini coraggiosi”, per parlare di adozione, affido e accoglienza, e far conoscere in particolare la realtà dell’adozione internazionale anche al di fuori del mondo delle famiglie adottive.
L’A.mo onlus persegue finalità di solidarietà sociale nel campo dell’assistenza socio-sanitaria e della tutela dei diritti dell’infanzia, sostenendo con progetti di cooperazione minori e famiglie in difficoltà, prioritariamente nei paesi di origine, e poi promuovendo la conoscenza e la diffusione dell’istituto dell’adozione, in modo particolare di quella internazionale, con attività e progetti diretti ad accompagnare, preparare e sostenere le famiglie che desiderano intraprendere la strada dell’adozione internazionale.