Corso per Giornalisti – RACCONTARE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
RACCONTARE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Corso per Giornalisti con 5 crediti formativi deontologici
25 giugno 2024 – ore 10:00 – 13:00 – presso Engim Internazionale, Via degli Etruschi 7 – Roma
IN MODALITÀ MISTA: IN PRESENZA E ONLINE
Disponibile anche sulla pagina Facebook del progetto https://www.facebook.com/generazionecooperazione
Iscrizioni per giornalisti su formazionegiornalisti.it
Il Corso con i crediti formativi per i giornalisti “Raccontare la Cooperazione internazionale” è promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio e UCSI Lazio in collaborazione con Plan Italia E.T.S. e organizzato nell’ambito del Progetto “Cooperazione: mettiamola in Agenda! – Giovani e territori per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo sostenibile”, finanziato da AICS – Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo, del quale capofila è Focsiv – Volontari nel mondo.
Lo scopo è quello di rilanciare la cultura, il valore e lo strumento della cooperazione internazionale per uno sviluppo sostenibile, volgendo la sua attenzione, in particolare, verso i cittadini, gli studenti, i docenti, i giovani, i politici e, non ultimi, i giornalisti. Oggi la solidarietà internazionale, la cooperazione allo sviluppo e la cittadinanza globale sono minacciate dal crescente risorgere dei nazionalismi e da una narrativa spesso controversa degli attori della cooperazione internazionale e della società civile ad esse preposti.
Vi è un altro aspetto non meno importante da tener in considerazione è l’etica della cooperazione internazionale, che definisce i principi di fiducia reciproca a servizio di un obiettivo comune: lo sviluppo umano fondato sul rispetto della dignità umana. D’altro canto, non può essere non considerata l’etica di chi si occupa dell’informazione nel trattare lo sviluppo umano, i diritti civili, culturali, economici, politici e sociali, ed i diritti dell’uomo: tutto quel insieme coerente di valori e di principi inalienabili che definiscono tutte le dimensioni della società.
Vi è, quindi, sia la necessità di favorire la conoscenza sul ruolo e il lavoro della cooperazione internazionale che di porre l’attenzione all’aspetto deontologico della narrazione di quanto afferisce alle persone e alle comunità protagonisti dello sviluppo delle proprie famiglie e dei propri territori. Ciò può avvenire anche attraverso una formazione specifica e approfondita, grazie al contributo di esperti e di inviati, rivolta ai giornalisti e alle giornaliste. Attraverso la condivisione di dati, analisi, storie ed esperienze, l’obiettivo della formazione è quello di accrescere la conoscenza sul settore da parte dei media e degli operatori della comunicazione nel trattare il tema della cooperazione, in modo da contribuire a costruire un’opinione pubblica più informata e consapevole.
Nell’ambito del progetto è stato realizzato un Media kit su come raccontare la cooperazione internazionale scaricabile gratuitamente da http://ecg.focsiv.org/article/mobilitazioni/cop
PROGRAMMA
Saluti
Guido D’Ubaldo, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio
Maurizio Di Schino, Presidente Unione Cattolica Stampa Italiana del Lazio
Primo modulo
Andrea Stocchiero, policy officer Focsiv
- Che cos’è oggi la cooperazione allo sviluppo e i suoi attori: glossario, Legge 125/14, i temi prioritari: crisi climatica, conflitti, salute, istruzione, diritti umani, diritti dei minori, diritti delle donne, etc.;
- I diversi strumenti, approcci e finanziamenti della cooperazione allo sviluppo: l’importanza della trasparenza e dell’accountability;
- I finanziamenti pubblici alla cooperazione internazionale: la Campagna 070;
- La decolonizzazione del settore del volontariato e della cooperazione internazionale.
Beatrice Carlevaro, Senior Programme Manager Plan Italia ETS
Il ruolo della comunicazione nell’implementazione dei progetti umanitari e di cooperazione allo sviluppo. Una prospettiva delle ONG che operano sul campo.
Ivano Maiorella, giornalista, componente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Direttore Giornale Radio Sociale
Il senso della deontologia nel racconto della cooperazione internazionale, dell’umanitario e della solidarietà.
Secondo modulo
Maurizio Di Schino, giornalista inviato TV 2000, Presidente UCSI Lazio
Raccontare attraverso le parole e le immagini della televisione cosa accade in tante parti del mondo non sotto i riflettori, coinvolgendo i telespettatori evitando l’effetto shock, il sensazionalismo, il pietismo. Analizzando e approfondendo la cronaca internazionale in modo da rendere agevole la comprensione di chi è al di là dello schermo.
Anna Meli, Vicepresidente di Carta di Roma
Il linguaggio usato per parlare di cooperazione: le parole più ricorrenti nei media, le parole da usare e non usare, le parole dimenticate (la percezione dell’opinione pubblica sugli attori della cooperazione oggi)
Cecilia Ferrara, giornalista freelance autrice TV e producer*
Raccontare attraverso le parole della televisione e della radio la cronaca internazionale spesso di aree del mondo dimenticati, coinvolgendo il telespettatore e il radioascoltatore, spiegando le ragioni e le radici di quanto accade nei diversi paesi.
Marco Palombi, photoreporter de La Repubblica e de La Stampa
Le immagini che raccontano la cooperazione internazionale, quale approccio ed uso, evitando l’effetto shock, il sensazionalismo, il pietismo. Il caso: la crisi in Libano.
Moderatore – Vincenzo Giardina, coordinatore del notiziario internazionale dell’Agenzia di stampa Dire
BIOGRAFIE DEI RELATORI
Andrea Stocchiero – economista con trent’anni di esperienza professionale nel campo dell’economia dello sviluppo e della cooperazione internazionale, con analisi su diverse questioni, dall’agricoltura familiare e lo sviluppo territoriale, al ruolo del settore privato rispetto alle catene del valore, al fenomeno del land grabbing e al diritto alla terra dei popoli indigeni. È curatore del Rapporto “I padroni della Terra”, giunto alla sesta edizione e unico a livello nazionale, che raccoglie casi studio sull’accaparramento delle terre nel mondo e iniziative di resistenza e di azione politica per contrastare il fenomeno.
Beatrice Carlevaro – professionista senior nel settore umanitario e dello sviluppo con una vasta esperienza sia sul campo che come desk, ha ricoperto ruoli di responsabilità nella gestione di alcune delle più complesse emergenze umanitarie e di migrazione nella Repubblica Democratica del Congo, Libia, Etiopia, Siria, Somalia, Sudan e Sud Sudan. Ha conseguito un Master in Scienze Economiche e Sociali presso l’Università Bocconi di Milano con la specializzazione in Economia dello Sviluppo e Valutazione delle Politiche. È stata nominato da SDA Bocconi e Nova tra i 10 professionisti under 35 in Italia ad alto potenziale per la categoria ONG e impatto sociale.
Ivano Maiorella – giornalista professionista, Direttore Giornale Radio Sociale e responsabile del sistema di comunicazione UISP nazionale. Componente il Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Promotore dell’Osservatorio Terza.com con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma.
Maurizio Di Schino – giornalista professionista. Nato a Gaeta parte dell’infanzia l’ha trascorsa in Venezuela al seguito della famiglia emigrata. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. Ha cominciato a scrivere nel 1988 per “Roma Sette”, pagine diocesane di Avvenire. Ha lavorato a lungo come free lance e in diversi uffici stampa. Dal primo viaggio nel 1995 in Burundi, Ruanda ed ex Zaire, si è poi occupato in particolare di informazione estera e missionaria. Oggi è inviato di TV2000 dove è entrato nel 1998, anno di avvio della TV della Conferenza Episcopale Italiana. È Presidente UCSI Lazio.
Anna Meli – Vicepresidente di Carta di Roma e direttrice comunicazione di COSPE Onlus, ha svolto attività di ricerca, formazione su media e diversità per università, associazioni, ong italiane ed europee. È esperta in comunicazione interculturale, migrazioni e cooperazione internazionale.
Cecilia Ferrara – giornalista, video maker, podcaster basata a Roma. Fiorentina di nascita e storica di formazione lavora nella radio dell’Arci di Firenze, Novaradio, per dieci anni si trasferisce dal 2007 al 2010 nei Balcani occidentali vivendo a Sarajevo e Belgrado e scrivendo per testate italiane i internazionali. Tornata in Italia, dal 2012 al 2018 dirige il Balkan Florence Express festival di cinema balcanico a Roma lavora come giornalista free lance, producer per testate internazionali e italiane, collabora principalmente con ANSA video ed è nel collettivo Sveja. Autrice di Narconomics (Lantana 2011), Perdersi in Europa Senza Famiglia (con Angela Gennaro, Altreconomia 2023) ed è tra le autrici e autori del collettaneo “VIII Zona. Pratiche di resistenza e reti clandestine a Roma” (ANPPIA, 2024).
Marco Palombi – Fotoreporter romano nato il 15 marzo 1959. Dagli anni ’90 viaggia per raccogliere immagini e video per i suoi reportage dal mondo. Le minoranze etniche, i popoli nomadi e i contrasti tra occidente ed oriente diventano il fulcro della sua ricerca fotografica. Dal 2007 pubblica i suoi reportage su” La Repubblica” e su “La Stampa”.Il suo lungometraggio “Aspettando domani” girato nella Repubblica Democratica del Congo, è stato proiettato in occasione del Festival Internazionale del cinema, cibo e videodiversità di Trento nel 2014.Nello stesso anno con Emergency in Sudan per il decennale dell’ospedale Salam Center a Khartoum.
Vincenzo Giardina – giornalista professionista. Nato a Padova studia storia, come giornalista ha lavorato in Russia ed ha viaggiato in giro per il mondo, dalla Bolivia al Nepal con in mezzo Sahel e Corno d’Africa, Sud Sudan, Angola e pure Swaziland, un Paese che oggi non si chiama più così. Ha scritto per alcune agenzie di stampa, quotidiani, settimanali e mensili. A volte di diritti umani e lotte di giustizia. Oggi coordina il notiziario internazionale della Dire cercando altre notizie.
IL PROGETTO “COOPERAZIONE: METTIAMOLA IN AGENDA! – GIOVANI E TERRITORI PER L’AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE”
Il nostro è un mondo senza pace, in cui l’uomo risulta essere allo stesso tempo vittima e artefice di un numero sempre crescente di conflitti, mentre il risorgente nazionalismo rappresenta una minaccia per la cittadinanza globale. La promozione della solidarietà globale e della collaborazione per lo sviluppo sostenibile, promosse dell’Agenda 2030, sono messe a repentaglio dalla diffusione di nazionalismi, muri, tensioni, conflitti di confine, paure e chiusura mentale.
In risposta a fenomeni globali come pandemie, cambiamenti climatici e guerre, è necessario rilanciare la cultura della cooperazione e della pace mondiale. I giovani vogliono un mondo più giusto e che le scuole dedichino maggiori risorse alla promozione della cittadinanza globale attiva, all’ampliamento dei programmi di studio, al miglioramento dell’istruzione e al sostegno di programmi di scambio e di solidarietà internazionale.
Di fronte a queste urgenze, 24 enti tra organizzazioni e reti della società civile nazionali e locali si sono unite per il progetto “Cooperazione: mettiamola in Agenda! – Giovani e territori per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo sostenibile” per valorizzare le azioni territoriali in 11 regioni e 39 province, garantendo capillarità alle attività progettuali in un quadro coordinato a livello nazionale.
Il progetto si pone i seguenti obiettivi:
- Contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di una concezione di “cittadinanza”, intesa come appartenenza alla comunità globale, concorrendo in modo pragmatico al cambiamento individuale e collettivo per la creazione di un mondo più sostenibile e giusto.
- Contribuire a migliorare le conoscenze e le competenze dei giovani, e grazie a loro dell’opinione pubblica e dei decisori politici, per promuovere il ruolo fondamentale e catalitico dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti dall’Agenda 2030, con particolare riferimento alla riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alla salute, all’educazione e nella difesa dell’ecosistema a livello globale. Si intende rilanciare la cultura, il valore della cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile, il raggiungimento dello 0,7% del reddito nazionale lordo per l’assistenza ufficiale allo sviluppo.
Il progetto si rivolge a cittadini, studenti, docenti e presidi, gruppi giovanili, politici nazionali e locali, giornalisti e media generalisti e specializzati, quali attori cruciali nella promozione della solidarietà internazionale e dell’Agenda 2030.
Per maggiori informazioni: http://ecg.focsiv.org/