Innovazione e sostenibilità nel settore della pesca artigianale in Manabì

Contesto

Le regioni Manabì ed Esmeraldas sono da sempre territori strategici per l’attività della pesca artigianale in Ecuador. La maggior parte degli uomini della zona si dedica all’arte della pesca, utilizzando tecniche semplici e tradizionali, attraverso un sapere tramandato di generazione in generazione. Sebbene la risorsa alieutica sia la principale fonte di guadagno per la popolazione locale, i tassi di povertà registrati sono tra i più alti nel paese a causa del basso valore commerciale del pesce, della massiccia attività estrattiva ad opera principalmente di imbarcazioni (semi) industriali e di una sconsiderata e non controllata attività di deforestazione dei boschi di mangrovie per lasciar posto alle piscine per l’allevamento di gamberi.

 

Il progetto

Il progetto ISOSPAM – Innovazione e sostenibilità nel settore della pesca artigianale in Manabì è iniziato ufficialmente il 4 settembre del 2021. Prevede l’implementazione di attività per l’innovazione e la sostenibilità nel settore della pesca artigianale ed ha come obiettivo quello di contribuire alla riduzione degli effetti del cambiamento climatico e alla promozione dell’occupazione di donne e giovani nel settore della pesca nella Provincia di Manabì, Ecuador.

 

TITOLO ORIGINALE DEL PROGETTO
ISOSPAM – Innovazione e sostenibilità nel settore della pesca artigianale in Manabì

LUOGHI DEL PROGETTO
Ecuador, province di Manabì e Esmeraldas

BENEFICIARI DIRETTI DEL PROGETTO
Pescatori artigianali e le loro famiglie

CAPOFILA
COSPE

PARTNER DEL PROGETTO
Prefettura di Manabì, Comune di Pedernales, Università politecnica Salesiana

ENTE FINANZIATORE
AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)

DURATA DEL PROGETTO
Settembre 2021 – Agosto 2024

 





COSPE a Coltano il 2 giugno per dire no alla base militare

L’“azzeramento” del progetto per creare una base militare a Coltano, nell’area del Parco Naturale Migliarino- Massaciuccoli – San Rossore, è una buona notizia, un primo risultato che premia la determinazione e la tenacia di un movimento nato dal basso, che ha saputo raccogliere e mobilitare le adesioni e il sostegno di un arco molto ampio e variegato di persone, associazioni e istituzioni, e ha imposto al governo questa ingloriosa ritirata. Ma una notizia buona solo a metà, se dietro l’impegno sbandierato da tutti a ricercare alternative condivise, frutto di un Tavolo di Concertazione con le “comunità locali” ancora da costruire, si avanzano già ipotesi di ritornare al punto di partenza, con una ritoccata di verde alla proposta originale. Una possibilità tutt’altro che remota, come lascia intravedere il sindaco di Pisa Conti nel suo intervento alla Leopolda di Pisa di due giorni fa, quando parla dell’ipotesi di tenere Coltano dentro questo (nuovo) progetto, purché si tratti di un intervento complessivo di rigenerazione urbana”. 

Per questo, oggi più di ieri, è importante non abbassare la guardia, ma continuare e rilanciare la mobilitazione per opporci tutti insieme ed in modo convinto a un complesso di costruzioni militari che prevede 440mila metri cubi di edifici e 73 ettari di territorio cementificato. 

Alla Regione Toscana e al Comune di Pisa chiediamo con ancora maggiore determinazione che sia bloccato qualsiasi tentativo di usare a fini militari i fondi pubblici del PNNR, destinati per loro natura a progetti ambientali e bisogni sociali di assoluta priorità. In primo luogo  i 190 milioni di euro, destinati al progetto “azzerato” della base di Coltano. 

Saremo presenti per questo alla manifestazione nazionale indetta dal Movimento il 2 giugno a Coltano, e invitiamo tutte e tutti a partecipare, per dare più voce e più forza alle nostre ragioni, in una data così importante, in un momento così cruciale.

La sede CIFA di Ancona cerca due volontari per il servizio civile regionale 2014/2015

By Ufficio stampa La sede marchigiana di CIFA Onlus è alla ricerca di due giovani di età compresa tra i 18 ed i 28 anni per l’espletamento del Servizio Civile Volontario Regionale nell’anno 2014/2015. Di seguito copia del progetto di Cifa approvato dalla Regione Marche per l’impiego dei due Volontari contenente le tematiche e le attività da […] …read more

Da: : Cifa

Category: Informati, News dal mondo

Equità e sviluppo, Cestas alla sessione Cepal a Lima

By agenda

Cepal

C’è anche il Cestas tra i partecipanti alla 35esima sessione della Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal), in corso fino al 9 maggio a Lima, in Perù. L’obiettivo? Promuovere un approccio alla crescita economica in grado di combinare inclusione sociale, equità e sostenibilità a medio e lungo termine.

La giornata di ieri è stata dedicata al “Seminario nazionale sul programma di sviluppo oltre il 2015 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile in Perù”, che è stato inaugurato dalla ministra degli Affari esteri peruviani Eda Rivas e dalla segretaria esecutiva del Cepal Alicia Barcena. Oggi la giornata …read more

Da: : Cestas

Category: Cooperazione e Sviluppo, America Latina, Cepal, Perù

La Carta dei Valori

LA CARTA DEI VALORI

 

Il C.O.M. Coordinamento Organizzazioni Marchigiane nasce dalla volontà, di varie associazioni e organizzazioni non governative aventi tra le loro finalità quelle della cooperazione, della solidarietà internazionale, dell’educazione allo sviluppo e delle migrazioni con particolare riferimento al co-sviluppo, di creare uno spazio comune e un luogo di confronto per lavorare in Rete su obiettivi condivisi.

La volontà di dar vita a una rete nasce dalla consapevolezza che un lavoro comune permette di gestire in maniera più razionale le risorse, consente di confrontarsi con le istituzioni pubbliche con voce più autorevole, di rispondere a bandi nazionali e internazionali, aiuta a favorire quelle relazioni tra persone e Organizzazioni che sono laboratorio fecondo di nuove idee e nuovi progetti. Il coordinamento intende offrire dei servizi sia ai consociati sia agli esterni, come: formazione interna sulla progettazione e la gestione dei progetti; formazione esterna per la sensibilizzazione e coinvolgimento dei giovani; banca dati comune per la gestione del personale e dei volontari; progettazione condivisa; programmazione di eventi ed attività volte alla visibilità di ogni associazione; un’educazione allo sviluppo coordinata e capillare; monitoraggio continuo dei bandi per il finanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo. Le Associazioni e i Gruppi che si riconoscono all’interno di COM adottano e condividono la seguente Carta dei Valori che qualifica gli intenti comuni e  le azioni delle varie realtà:

 

1

 RETE COM è una Rete di Organizzazioni a cui si partecipa attraverso l’adesione al Regolamento e il rispetto della Carta dei Valori. Possono affiliarsi alla Rete Associazioni e Gruppi che si riconoscono negli orientamenti comuni e si pongono obiettivi condivisi. Non sussistono vincoli rigidi di appartenenza, né obblighi derivanti da decisioni assunte dalla Rete al di là del rispetto del Regolamento e della Carta dei Valori (Rete “leggera”). Persiste ed è auspicata, in ogni caso, la massima autonomia delle Organizzazioni.

2

 IDEE E SERVIZI – COM è un luogo di incontro, confronto e relazione tra Organizzazioni e persone che vogliono creare e sperimentare nuove possibilità e nuove idee nel settore della solidarietà internazionale. Il COM offre una serie di servizi sia ai consociati sia agli esterni, come: formazione interna ed esterna, raccolta fondi, progettazione.

3

 CAMMINO COMUNE – COM rispetta e tiene in massima considerazione le peculiarità e i diversi approcci ideali e operativi dei suoi aderenti, nella convinzione che tutti contribuiscono ad un cammino comune, pur nelle diversità considerate un valore aggiunto. Crede nella necessità di creare partenariati con le differenti realtà della società e con altre organizzazioni che possano influire sulle condizioni di vita del sud. Realizzare un rapporto ed un coordinamento tra il lavoro svolto dai diversi attori interessati nella cooperazione allo sviluppo e nell’aiuto umanitario può portare ad un più coerente e durevole sviluppo.

4

 PACE, DIRITTI e SVILUPPO – COM crede nelle potenzialità della non-violenza e reputa la pace non solo il fine da perseguire ma anche il mezzo da utilizzare in ogni sua azione. COM crede che ogni uomo ed ogni donna abbiano diritto ad un livello minimo di vita, che si fonda su un’equa distribuzione delle risorse, sull’eliminazione della povertà, sulla giustizia sociale e su di un’equa distribuzione della ricchezza; crede alla promozione e tutela dei diritti fondamentali degli uomini e delle donne espressi nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. COM crede che ogni persona debba essere in grado di determinare i propri valori e le proprie priorità, con la possibilità di organizzarsi per realizzarli. Lo sviluppo umano è alla base dei nostri interventi: ogni individuo deve poter condurre una vita sana, acquisire conoscenze e competenze e accedere alle risorse e ai servizi necessari per vivere dignitosamente e poter contribuire allo sviluppo del proprio Paese.

5

 RIMUOVERE LE CAUSE DELLE INGIUSTIZIE – Il COM ritiene che per raggiungere l’obiettivo della pace e dell’uguaglianza è necessario rimuovere innanzitutto le cause delle ingiustizie, ponendo al primo posto i bisogni dei loro partner del sud. Promuove pertanto interventi che devono essere sostenibili dal punto di vista politico, sociale, economico-finanziario, ambientale, tecnico, organizzativo e culturale.

6

 ISTITUZIONI LOCALI – Le attività non possono essere ideate senza tenere conto delle istanze di pianificazione delle istituzioni locali. Solo dialogando con esse e agendo nel pieno rispetto dei loro ruoli le Organizzazioni di solidarietà e cooperazione internazionale possono godere della autorevolezza necessaria a proporre cambiamenti nelle politiche locali per rafforzare e migliorare i loro piani di intervento. COM si impegna a realizzare azioni il cui sostegno possa essere mantenuto per tutto il periodo richiesto, basandosi esso su strutture e realtà locali durevoli nel tempo. Inoltre mirano ad assicurare che le diverse realtà sociali, politiche ed economiche, si sviluppino in armonia fra loro e che nella comunità non si precludano opportunità a nessuno né alle generazioni future. Nelle azioni a breve termine COM assicura che non ostacolerà il subentrare delle istituzioni e di altri attori locali, alle loro attività, una volta terminata la situazione di crisi.

7

COMUNITÁ LOCALI – Gli interventi puntano a far crescere le comunità locali,  valorizzando le loro risorse tecniche, materiali e umane. I ruoli degli operatori italiani non devono marginalizzare gli apporti del personale locale. In tutte le fasi dell’intervento gli operatori delle Organizzazioni devono agire con professionalità e perizia, incoraggiando e appoggiando la partecipazione delle comunità locali. COM crede nel rafforzamento delle capacità del sud attraverso il miglioramento delle strutture locali esistenti, della conoscenza e della competenza.  COM lavora per creare una situazione che permetta alla gente di migliorare le proprie condizioni, questo può essere ottenuto attraverso il riconoscimento della loro identità e delle loro risorse e il trasferimento delle competenze tecnologiche e amministrative necessarie. Inoltre, credono che ciò si debba raggiungere attraverso un reciproco processo di conoscenza tra partner del nord e partner del sud.

8

QUESTIONI DI GENERE E GRUPPI VULNERABILI – Nella pianificazione di qualsiasi attività di solidarietà e cooperazione internazionale le Organizzazioni devono privilegiare le questioni di genere e dei gruppi più vulnerabili. Le Organizzazioni  intendono rivolgere particolare attenzione e sostegno ai gruppi svantaggiati delle comunità con cui lavorano ed in particolare ai bisogni dei bambini, delle minoranze e delle altre categorie a rischio. Le Organizzazioni credono nell’importanza di individuare la disparità tra i sessi e di riconoscere gli ostacoli che tali disparità rappresentano per lo sviluppo, impegnandosi per ridurle. Per questa ragione devono essere consapevoli delle posizioni fissate nella società per gli uomini e per le donne e delle forze politiche, sociali ed economiche che le determinano. Le Organizzazioni devono tendere a creare le condizioni che permettano alle donne di partecipare pienamente e con equità alla vita della loro comunità.

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UGUAGLIANZA E TRASPARENZA – I rapporti tra le Organizzazioni di COM e i partner e le comunità locali devono essere basati sulla collaborazione paritaria e sul rispetto reciproco e devono essere ispirati al principio di trasparenza. Questo permette a tutti gli interessati l’accesso alle informazioni sulle fonti e sull’utilizzo delle risorse. Inoltre intende operare sempre in totale indipendenza da interessi privati e autonomia da politiche governative. COM crede nell’importanza di un’azione sociale rispettosa degli obiettivi delle comunità con cui e per cui lavora, in conformità con le priorità che queste ultime identificano come proprie e ritengono che questo debba avvenire attraverso la partecipazione popolare nel processo di sviluppo. Le Organizzazioni credono inoltre che gli uomini e le donne delle comunità coinvolte dovrebbero, nella maggior misura possibile, essere responsabili dell’ideazione, pianificazione, realizzazione e valutazione dei progetti e dei programmi, nella loro elaborazione politica al nord. Credono nel costante dialogo con i partner locali e nella partecipazione locale alle decisioni prese circa le spese e la politica da seguire.

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 EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO – COM crede nella necessità di promuovere attività di educazione allo sviluppo per sensibilizzare l’opinione pubblica sui concetti di cittadinanza globale e l’interdipendenza che ne consegue; sulla realtà della povertà e sulle strutture che la mantengono. Include stabilmente nella propria attività la sensibilizzazione della società civile, con l’obiettivo di favorire un cambio di attitudine e di politiche a favore della solidarietà e della cooperazione internazionale. Le Organizzazioni dovrebbero utilizzare la loro esperienza nel sud per cercare di influenzare le istituzioni del nord e del sud, ed in particolare tutti i forum internazionali in cui i loro governi hanno voce in capitolo, sulle condizioni in cui vivono le popolazioni più svantaggiate. L’educazione allo sviluppo si basa sull’esperienza delle Organizzazioni nel sud.